C’è sempre da imparare e… da fare

Facebook-LiveImmagino conosciate tutti il detto – il calzolaio gira sempre con le scarpe rotte – a significare, ovviamente, pur sembrando parecchio strano,  che chi fa un determinato lavoro, nel momento in cui “deve” realizzare qualcosa per sè, trascura il tutto creando così ottimi prodotti per altri ma ben poco per la propria persona. Non è questione di credere quell’energia come superflua, è che a volte non si ha il tempo o si pensa principalmente a guadagnare.

A me invece è capitata una cosa bizzarra. Pur lavorando anche con, e grazie ai Social, ed essendo già presente in grandi realtà come Twitter e Linkedin (che ho sempre creduto molto professionali), ho tralasciato per anni il Re di tutti i servizi di rete, aka FaceBook, che vanta oggi ben 1,65 miliardi circa di utenti attivi classificandosi così in cima alla classifica dei Social.

E’ usato davvero da tutti: ragazzi, casalinghe, professionisti, anziani, uomini, vip, artisti, sportivi…

E dire che in Italia ero stato uno dei primi ad averlo, più di dieci anni fa ormai. Ero stato uno dei primi a scoprirlo, a curiosarci dentro, assieme ad un carissimo amico. Ma solo così, per gioco.

L’avevo poi abbandonato reputandolo qualcosa di “frivolo”, mi si passi il termine, e forse futile lo è davvero.

Ma è potente, tanto, e arriva.

E la comunicazione, fondamentalmente, questo vuole: arrivare.

Tra un’idea e l’altra, una riflessione e un incitamento, da parte di qualche amico e collega, da qualche mese mi ci sono nuovamente iscritto con un profilo tutto nuovo e che parla di me. Racconta chi è Gian Maria Brega.

In meno di poco tempo sono arrivato ad avere quasi 1.500 “amici”…e che amici gente! Professionisti, persone importanti, così come anche semplici conoscenze, – gente di tutti i giorni – (la chiamano) ma che, quei tutti i giorni, te li fanno scorrere in modo piacevole e che voglio ringraziare.

Ho potuto creare un altro mio mondo virtuale, oltre a questo blog, dove posto cose serie e quelle che definisco cazzate ma che, entrambe, dimostrano me stesso. E’ un luogo dove scambio concetti, condivido piaceri e lavoro, incontro gente nuova, di ogni tipo, e mi faccio conoscere. Io che per le aziende svolgo proprio questo lavoro, la Comunicazione.

Do l’amicizia a tutti, purchè siano seri, e se non sono seri gliela do lo stesso e mi sono autodefinito “arredatore di mondi immaginari” perché l’immaginazione ce l’ho sul serio.

Facebook bisogna saperlo usare. Contiene tante menti. Può essere distruttivo o costruttivo, positivo o negativo, è importante verso cosa ti focalizzi. E oggi posso appurarlo in prima persona. E’ un test psicologico. Attraverso il tuo profilo si può definire la tua personalità, per un buon ascoltatore, o meglio “osservatore”.

Offre una completezza che gli altri Social non riescono a dare, al di là dei modi costrittivi di Twitter ad esempio, basati su una cifra minima di caratteri. E’ diverso. E’ come aprirsi al pubblico, al mondo. A se stessi.

E sì, sì… possono davvero esserci tante cazzate… ma ci sono anche tante cose importanti, da non lasciarsi scappare, sconosciute e che, (perbacco!) insegnano a crescere ed evolversi.

Ph chefuturo.it

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